PAUL VERLAINE - *La nostra estasi d’allora
Nel vecchio parco gelido e deserto
sono appena passate due forme.
Hanno occhi morti, e labbra molli,
e le loro parole si odono a stento.
Nel vecchio parco gelido e deserto
due spettri hanno evocato il passato.
- Ricordi la nostra estasi d’allora?
- E perché vuoi che la ricordi?
- Batte ancora il tuo cuore solo a udire il mio nome?
Ancora vedi in sogno la mia anima? – No.
- Ah, i bei giorni d’indicibile felicità
quando univamo le nostre bocche! – Può darsi.
- Com’era azzurro il cielo, e grande la speranza!
- Vinta, fuggì la speranza, nel cielo nero.
Andavano così tra l’avena selvatica,
e le loro parole le udì solo la notte.
Giovanni Boldini, Testa di donna su fondo rosso
Nessun commento:
Posta un commento