Nel 2005 ho raggiunto il traguardo dei venti anni di anzianita' come Guardia Particolare Giurata.Ho avuto modo di vedere il cambiamento del settore e della figura della GPG,dal servizio di bigliettazione notturno al trasporto valori al pronto intervento h.24 fino ai sistemi di videosorveglianza più sofisticati.Fino al decreto legge del 2008 che inquadra la GPG come Incaricato di Pubblico Servizio.
Guardia giurata
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Guardie giurate)
La guardia giurata (in Italia propriamente detta "guardia particolare giurata"- GPG), è un privato cittadino che possiede i requisiti utili al conseguimento di un titolo di polizia rilasciato dallo Stato di appartenenza che lo autorizza a tutelare i beni, mobili e immobili, di persone fisiche e/o di enti pubblici o enti privati.
Indice[nascondi] |
In Italia [modifica]
Disciplina normativa [modifica]
La disciplina delle guardie particolari giurate è contenuta nel TULPS emanato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773
In base all'art. 250 del testo unico, dopo aver ottenuto il decreto di nomina, la GPG presta giuramento innanzi al prefetto o a un funzionario da questi delegato. Alle GPG non compete alcun di tipo di tutela sulle le persone, la cui tutela dell'incolumità è onere e prerogativa esclusivamente dell'Autorità di pubblica sicurezza (art. 1 del TULPS).
Le guardie giurate fanno riferimento quasi sempre a un Istituto di vigilanza privata; più di rado a enti o privati, e purché diretti proprietari dei beni da tutelare.
Le guardie giurate fanno riferimento quasi sempre a un Istituto di vigilanza privata; più di rado a enti o privati, e purché diretti proprietari dei beni da tutelare.
Secondo l'art. del 133 TULPS: Gli enti pubblici, gli altri enti collettivi e i privati possono destinare guardie particolari alla vigilanza o custodia delle loro proprietà mobiliari o immobiliari. Possono anche, con l'autorizzazione del prefetto, associarsi per la nomina di tali guardie da destinare alla vigilanza o custodia in comune delle proprietà stesse.
La guardia particolare giurata che lavora alle dipendenze di un istituto di vigilanza privata è ora inquadrata giuridicamente come "incaricato di pubblico servizio" (ai sensi del decreto legge 8 aprile 2008 n. 59, che ha modificato l'art. 138 del TULPS), benché alcune sentenze della Corte di cassazione ne abbiano evidenziato anche la qualità di "agente di Polizia Giudiziaria". Si cita la seguente sentenza in relazione a quanto precedentemente esposto:
"Le guardie particolari di cui all’art. 133 r.d. 18 giugno 1931 n. 773 (TULPS) nello svolgimento dei compiti cui sono abilitate a tutela delle proprietà private, esercitano funzioni di polizia giudiziaria nella prevenzione e repressione dei reati aventi per oggetto beni mobili e immobili soggetti alla loro vigilanza (la Cassazione ha altresì evidenziato come le suddette guardie abbiano, tra l’altro, facoltà di stendere verbali riguardo al servizio cui sono destinate, ai sensi dell’art. 255 del regio decreto 6 maggio 1940 n. 635 ("Regolamento per l'esecuzione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza"), nonché l’obbligo di cooperare con l’autorità di polizia, giusto il disposto dell’art. 139 del surricordato R.D. 773/1931.
Vedasi anche Cass., sez. I, 19.11.1993 D’Acquisto Mass. Cass. Pen., 1994, fasc. 3,83 (m) c.p.p., 57 R.D. 18.06.1931 773/1931, 139 R.D. 06.05.1940 635/1940, 255."
"Le guardie particolari di cui all’art. 133 r.d. 18 giugno 1931 n. 773 (TULPS) nello svolgimento dei compiti cui sono abilitate a tutela delle proprietà private, esercitano funzioni di polizia giudiziaria nella prevenzione e repressione dei reati aventi per oggetto beni mobili e immobili soggetti alla loro vigilanza (la Cassazione ha altresì evidenziato come le suddette guardie abbiano, tra l’altro, facoltà di stendere verbali riguardo al servizio cui sono destinate, ai sensi dell’art. 255 del regio decreto 6 maggio 1940 n. 635 ("Regolamento per l'esecuzione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza"), nonché l’obbligo di cooperare con l’autorità di polizia, giusto il disposto dell’art. 139 del surricordato R.D. 773/1931.
Vedasi anche Cass., sez. I, 19.11.1993 D’Acquisto Mass. Cass. Pen., 1994, fasc. 3,83 (m) c.p.p., 57 R.D. 18.06.1931 773/1931, 139 R.D. 06.05.1940 635/1940, 255."
Requisiti, poteri e facoltà [modifica]
Il titolo di "guardia particolare giurata" è soggetto a rinnovo ogni due anni previa verifica delle autorità di pubblica sicurezza preposte della persistenza dei requisiti psico-fisico-attitudinali nonché legali.
Alle guardie particolari giurate e gli istituti di vigilanza dai quali esse per lo più dipendono, i titoli vengono rilasciati dalla prefettura; il controllo sull'operato viene poi espletato della questura. Come anche del questore è il regolamento provinciale sulle modalità del servizio e le dotazioni.
Le GPG possono stendere dei verbali in relazione al servizio cui sono destinate; ma questi fanno fede in giudizio fino "prova contraria".
Recentemente (2008) le guardie particolari giurate hanno acquisito la figura di persona incaricata di pubblico servizio, chiaramente questo è dovuto all’incremento dei servizi affidati alle GPG, come del resto previsto dall’Art. 256 bis Regio Decreto 6 maggio 1940, n. 635: Rientrano, in particolare, nei servizi di sicurezza complementare, da svolgersi a mezzo di guardie particolari giurate, salvo che la legge disponga diversamente o vi provveda la forza pubblica, le attività di vigilanza concernenti: a) la sicurezza negli aeroporti, nei porti, nelle stazioni ferroviarie, nelle stazioni delle ferrovie metropolitane e negli altri luoghi pubblici o aperti al pubblico specificamente indicati dalle norme speciali, ad integrazione di quella assicurata dalla forza pubblica; b) la custodia, il trasporto e la scorta di armi, esplosivi e di ogni altro materiale pericoloso, nei casi previsti dalle disposizioni in vigore o dalle prescrizioni dell'autorità, ferme restando le disposizioni vigenti per garantire la sicurezza della custodia, del trasporto e della scorta; c) la custodia, il trasporto e la scorta del contante o di altri beni o titoli di valore; nonché la vigilanza nei luoghi in cui vi e' maneggio di somme rilevanti o di altri titoli o beni di valore rilevante, appartenenti a terzi; d) la vigilanza armata mobile e gli interventi sugli allarmi, salve le attribuzioni degli ufficiali e agenti di pubblica sicurezza; e) la vigilanza presso infrastrutture del settore energetico o delle telecomunicazioni, dei prodotti ad alta tecnologia, di quelli a rischio di impatto ambientale, ed ogni altra infrastruttura che può costituire, anche in via potenziale, un obiettivo sensibile ai fini della sicurezza o dell'incolumità' pubblica o della tutela ambientale. Rientra altresì nei servizi di sicurezza complementare la vigilanza presso tribunali ed altri edifici pubblici, installazioni militari, centri direzionali, industriali o commerciali ed altre simili infrastrutture, quando speciali esigenze di sicurezza impongono che i servizi medesimi siano svolti da guardie particolari giurate. (Articolo introdotto dalla lett. g) dell'art. 1 del D.P.R. 04 Agosto 2008, n. 153 pubblicato sulla G.U. n. 234 del 06 Ottobre 2008, S.O.) (*) Vedi il Regio Decreto-legge 26 settembre 1935, n. 1952 "Disciplina del servizio delle Guardie Particolari Giurate" , pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 novembre 1935, n. 272, successivamente convertito nella Legge 19 Marzo 1936, n. 508, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 08 Aprile 1936, n. 82.
Porto d'armi [modifica]
Il porto di pistola di cui sono quasi sempre dotate le GPG è per difesa personale con tassa governativa ridotta; quindi dà diritto al porto, anche fuori servizio, in tutto il territorio nazionale, con le limitazioni imposte dalla legge (non si può portare l'arma negli stadi, nei seggi elettorali, nelle pubbliche assemblee, riunioni politiche, ecc.). Quello di fucile è rilasciato invece raramente e dalle questure per chi effettua trasporto valori, consente il porto solo durante il servizio.
Il rinnovo del porto d'armi è annuale e solitamente coincide con quello del decreto di nomina, che è biennale. Alle GPG che prestano servizio armato, quindi, vengono rilasciate due differenti "autorizzazioni di polizia", seppur collegate fra loro; questo perché in qualche luogo i regolamenti delle questure prevedono solo il servizio disarmato, come nel caso del controllo negli aeroporti; in altri casi, lo stesso cliente dell'Istituto di vigilanza richiede guardie prive di pistola. Di conseguenza, anche se raramente, alcune prefetture rilasciano il decreto ma non il porto.
Vigilanza privata
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Con l'espressione vigilanza privata si intende un insieme di uomini e mezzi che operano per la sicurezza di beni e/o enti pubblici o privati.
Indice[nascondi] |
Storia [modifica]
Nella Roma antica, nel III secolo a.C. esisteva una particolare istituzione denominata "Ufficio degli Edili" che potremmo chiamare gli antenati degli attuali Istituti di Vigilanza. Infatti, mentre il Senato indicava la politica di Roma, i consoli, i pretori e i censori avevano varie funzioni di carattere soprattutto amministrativo, e i questori erano magistrati delle finanze, l'Ufficio degli Edili soprassedeva esclusivamente alla vigilanza sulla vita economica e religiosa ed attuava la prevenzione custodendo i beni dei cives e della collettività.
L'Ufficio degli Edili era costituito da quattro capi, detti appunto Edili, eletti dal Senato; essi avevano ai loro ordini delle guardie, dettePraefecti Nocturni, costituenti una particolare milizia non assoggettata alle sfere militari vere e proprie, ma esclusivamente impegnata per la vigilanza e custodia dei beni pubblici e privati.
Le guardie alla dipendenza degli Edili, potevano arrestare i delinquenti ed avevano l'obbligo di far rispettare leggi ed editti. Nelle case degli Edili, poi, potevano essere custoditi beni e valori anche dei privati, la stessa cosa che si fa oggi nei caveau degli Istituti di Vigilanza Privata.
Dopo la caduta della Roma repubblicana e del successivo impero, bisogna arrivare sino all'alto medioevo per ritrovare organismi con funzioni e scopi simili a quelli delle Guardie Particolari Giurate e precisamente durante il complesso e grandioso fenomeno denominato "Comune Cittadino".
Al tempo dei comuni, che vedeva la città cinta da mura, vennero costituite le milizie cittadine. Tale milizia, in periodo di pace, veniva esclusivamente impiegata per la vigilanza e la custodia dei beni dei cittadini che si svolgeva soprattutto di notte e durante i mercati urbani ed extraurbani, sotto il controllo del console o del podestà. Nel periodo dei comuni, alle corporazioni, che rappresentavano alcune categorie di cittadini che svolgevano la stessa arte o mestiere, venne anche concesso di costituire corpi autonomi di milizia urbana, stipendiati e gestiti dalle stesse corporazioni. Queste milizie avevano il compito di proteggere esclusivamente gli interessi degli appartenenti alla corporazione.
Comincia così a delinearsi il carattere non solo pubblico ma anche privatistico di alcuni organismi che avevano esclusivamente lo scopo di tutelare i beni di privati cittadini. La famosa figura del passeggiatore notturno con picca e lanterna, spesso accompagnato da un grosso cane, presente in tanti quadri fiamminghi ed italiani del XIV, XV e XVI secolo non è altro che quella del precursore delle Guardie Particolari Giurate odierne.
La scomparsa dei comuni non decretò la fine di queste figure che continuarono ad esistere e a svolgere i loro compiti di vigilanza sotto svariate forme. Si arrivò fino alla costituzione del Regno d'Italia che vedeva però gravi carenze legislative riguardo alle licenze e alle funzioni delle Guardie Particolari Giurate. Occorreva quindi, per regolamentare la materia, qualche promotore coraggioso.
Nel 1870 a Padova, per iniziativa di un certo Giuseppe Lombardi, ex garibaldino, sorse il primo Istituto di Vigilanza Privato italiano. Lombardi, con pochi uomini, iniziò a svolgere un servizio di vigilanza urbano con l'appoggio dell'allora Prefetto di Padova Luigi Berti(successivamente divenuto capo della polizia).
Il Berti, conscio delle nuove esigenze venutesi a creare col nascere dell'era industriale per effetto dell'urbanizzazione e del successivo fenomeno criminologo in chiave moderna, condivise l'iniziativa del Lombardi e quale Prefetto di Padova favorì l'iniziativa. Da Padova tale iniziativa venne estesa a Venezia, poi a Milano, Genova e Torino dove l'Istituto venne denominato "Cittadini dell'Ordine" ed ancora oggi opera in gran parte delle province piemontesi e lombarde.
Il processo di espansione sopra descritto avvenne però con grosse difficoltà iniziali, mancando infatti una precisa normativa sulla materia, Giuseppe Lombardi venne per due volte trascinato in tribunale sotto l'accusa di "usurpazione di pubblici poteri" e di "accolita di uomini ed armi senza il permesso delle Autorità Governative". Tuttavia venne sempre assolto e finalmente vide la propria iniziativa riconosciuta e regolamentata da precise disposizioni.
L'esperienza di Lombardi venne seguita, negli anni successivi da altre persone che diedero vita ad organizzazioni analoghe e negli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale, per volere delle istituzioni nazionali, furono costituiti in quasi tutte le città d'italiaistituti di vigilanza sotto l'egida dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, creati soprattutto per dare occupazione agli ex combattenti della grande guerra.
In Italia [modifica]
Disciplina normativa [modifica]
Una prima regolamentazione in tema fu quella relativa alle guardia e particolari giurate, con la legge 21 dicembre 1890 n. 7321 che all'art. 45 stabiliva: "I comuni, i corpi morali e i privati cittadini possono destinare guardie particolari alla custodia delle loro proprietà, le guardie particolari devono possedere i requisiti determinati dal regolamento, essere approvate dal Prefetto e prestare giuramento innanzi al Pretore. I loro verbali nei limiti del servizio cui sono destinate, faranno fede in giudizio sino a prova contraria".
Le disposizioni legislative principali, pur con successive modifiche e chiarimenti (avvenuti soprattutto nel periodo fra le due guerre mondiali), che regolano ancora oggi la vita ed i rapporti giuridici dei moderni istituti di vigilanza privata italiani e delle guardie giuratesono:
- Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, approvato con Regio Decreto del 18 giugno 1931 (artt. 133 a 141);
- Regio decreto legge del 26 settembre 1935, (artt. 1 a 6);
- Regio decreto legge del 12 novembre 1936, (artt. 1 a 6);
- Regolamento per l'esecuzione del Testo Unico delle Leggi di Pubblica sicurezza, approvato con Regio Decreto del 6 maggio1940, (artt. 249 a 260);
- Decreto del Ministro dell'Interno n. 269 del 1º dicembre 2010.
Santo patrono [modifica]
Per approfondire, vedi San Giorgio. |
Nel 1996, su richiesta di alcuni appartenenti alla vigilanza privata, il Vescovo di Piacenza, Mons. Luciano Monari, si fece promotore verso i vertici ecclesiastici per fare riconoscere San Giorgio martire di Lydda come patrono della Guardie Particolari Giurate. Il Vescovo propose San Giorgio perché in vita svolgeva un lavoro che potrebbe paragonarsi a quello delle GPG.
Secondo l'iconografia dei Santi, San Giorgio era un personaggio che difendeva terreni e villaggi tanto che uccise un drago per salvare una fanciulla d'un villaggio da lui difeso. Giorgio è uno dei Santi Cristiani più popolari, venerato in epoche diverse nelle tradizioni cristiane, orientale ed occidentale; occupa anche un posto nell'agiografia islamica che gli dà il titolo onorevole di Profeta. È conosciuto principalmente come l'uccisore del drago e il salvatore della fanciulla.
Nel mondo [modifica]
Tipologie di servizi tipici offerti [modifica]
Piantonamento [modifica]
Il servizio di piantonamento, consiste nel presidio fisso di un obiettivo da parte di una o più guardie, tipicamente in uniforme, dotate di protezione antiproiettile e solitamente armate (se si tratta di un "servizio antirapina" ) usualmente collegate in modo costante con la centrale operativa. Destinatari di questo tipo di servizio sono ad esempio le aziende pubbliche e private, gli enti pubblici, gli istituti di credito, le abitazioni private.
Il piantonamento può essere:
- Piantonamento fisso diurno
- Piantonamento fisso notturno
- Piantonamento temporaneo per brevi periodi
Il servizio di piantonamento può essere utile per luoghi ove esista un pericolo continuo, ad esempio quando ci sia bisogno della sorveglianza di entrate o uscite di locali soggetti a rapine, è tipicamente indicato per la vigilanza di locali anche in orari di apertura al pubblico.
Servizio Ispettivo [modifica]
Consiste sostanzialmente in una visita ispettiva che prevede un intervento dinamico del personale dell'istituto presso un determinato obiettivo da controllare.
È servizio generalmente svolto ore notturne. Nell'arco di un turno di lavoro il servizio ispettivo di zona è eseguito per più clienti e consiste nell'ispezione saltuaria dei loro rispettivi negozi, uffici pubblici e privati, attività commerciali piccole, medie e grosse.
Il numero di ispezioni per ciascun cliente viene stabilito da contratto. Durante l'ispezione, il personale effettua di norma un controllo generale e, soprattutto, controlla gli ingressi dei locali, nonché porte, infissi esterni, e finestre degli stessi.
Se ciò non fosse gli addetti informano immediatamente via radio la propria centrale per chiedere gli opportuni interventi da parte delle forze di polizia.
Se ciò non fosse gli addetti informano immediatamente via radio la propria centrale per chiedere gli opportuni interventi da parte delle forze di polizia.
Solitamente il personale, lascia come riscontro del passaggio un bigliettino o un adesivo con il logo/simbolo dell'istituto, uno ad ogni passaggio. In alternativa il servizio può essere documentato mediante la punzonatura di orologi di controllo posizionati in determinati punti del luogo da ispezionare, per testimoniare il passaggio della pattuglia.
È un utilizzato per sorvegliare aree circoscritte, facilmente accessibili, mentre risulta poco efficace per luoghi ove è custodita della merce facilmente trasportabile, o spazi difficilmente ispezionabili.
Trasporto Valori [modifica]
Si tratta in genere di un servizio di scorta effettuato da personale armato e munito di giubbotto antiproiettile. Il servizio è svolto con mezzi blindati e dotazioni specifiche previste dalla legge (dal tipo di blindatura, alle protezioni attive e passive, ai collegamenti radio satellitari e dai servizi speciali di scorte).
Sala conta [modifica]
Attività destinataria della quale sono soprattutto gli istituti di credito ed i centri commerciali.
Il denaro che viene prelevato dalla sede del cliente, ed oltre ad essere semplicemente custodito all'interno dell'istituto di vigilanza (solitamente nel caveau), viene anche ricontato, verificato e trattato da ultimo il confezionamento, seguendo le istruzioni che solitamente il cliente impartisce.
Il denaro che viene prelevato dalla sede del cliente, ed oltre ad essere semplicemente custodito all'interno dell'istituto di vigilanza (solitamente nel caveau), viene anche ricontato, verificato e trattato da ultimo il confezionamento, seguendo le istruzioni che solitamente il cliente impartisce.
Custodia beni e valori [modifica]
Servizio di custodia svolto nel settore caveau dell'istituto di vigilanza, in genere dotato di porte blindate, solitamente rivolto alla custodia di oggetti preziosi, come quadri d'autore, documenti, opere d'arte, in generale tutto ciò che richieda una custodia, per un certo lasso di tempo, anche per un anno intero. In generi i settori caveau possono essere attrezzati anche per la custodia specializzata di pelliccie.
Localizzazione satellitare [modifica]
Il sistema GPS (Sistema di Posizionamento Globale) consiste nella radio localizzazione satellitare a distanza di un mezzo in movimento sul territorio statale.
Ciò permette azioni in tempo reale nella gestione del mezzo, ricostruendo il percorso seguito dalla stesso, eseguendo controlli ed inviando comandi.
Il servizio interessa i possessori di auto di valore, aziende per il monitoraggio in tempo reale del posizionamento dei propri mezzi, società di trasporto valori, autobus, ecc.
Il servizio interessa i possessori di auto di valore, aziende per il monitoraggio in tempo reale del posizionamento dei propri mezzi, società di trasporto valori, autobus, ecc.
Il sistema consiste nell'installazione sul mezzo da monitorare di un dispositivo dotato di un ricevitore Sistema di Posizionamento Globale e di un'interfaccia cellulare GSM o UMTS, la quale è in grado di inviare alla centrale dell'istituto la posizione del veicolo, utile per le eventuali segnalazioni d'allarme.
Teleallarme [modifica]
Consiste nell'istallazione di sistemi di allarme (c.d. teleallarme) all'interno o presso un insediamento, ad un negozio, ad una abitazione, in genere in abbinamento con un impianto antintrusione, secondo canoni normativi appropriati; collegati con la sala operativa di un istituto di vigilanza privata, in modo da consentire un intervento nei casi di allarme: infatti alla ricezione di un segnale d'allarme da parte della centrale dell'istituto viene inviata in loco in tempo reale una pattuglia di pronto intervento.
Le eventuali operazioni di controllo concordate vengono attuate dal personale dell'istituto in modo programmato o manuale:
- in modo programmato, vengono effettuati controlli con ripetizione ciclica variabile e ad orari prefissati, secondo le esigenze dettate dall'ubicazione e dal rischio del sito da controllare;
- in modo manuale: possono essere effettuate verifiche manuali, che danno le stesse informazioni circa lo stato degli impianti d'allarme, collegamento alle periferiche, attivazioni accensione e spegnimento di macchine, apertura e chiusura di cancelli o finestre, attivazione e disattivazione di centrali e impianti di riscaldamento, ecc.
Per tutte le operazioni di controllo e attivazione in genere possono essere fornite, a richiesta, le stampe documentali sia periodica che saltuaria.
Telesoccorso [modifica]
Servizio simile al teleallarme, ma con l'utilizzo di apparati tecnologici finalizzato a segnalazione di soccorso
Il servizio viene espletato mediante un combinatore telefonico installato presso l'abitazione della persona cui è rivolto il servizio, o in alternativa da una periferica radio monodirezionale nel caso in cui la persona sia sprovvista di linea telefonica, collegata con la centrale operativa dell'istituto di vigilanza.
Il combinatore o la periferica veniva sollecitata dal radiocomando in dotazione dalla persona che si trovi in condizione di necessità mediante la semplice pressione del pulsante in modo da inviare all'istituto il messaggio di soccorso.
Il centro operativo al momento della ricezione del segnale di una richiesta di assistenza visualizza sul monitor del computer dedicato al servizio i dati caratteristici del richiedente con tutte le informazioni: luogo allarme, eventuali patologie pregresse e attuali, terapie da seguire e recapiti telefonici di familiari, il tutto come da specifiche di accordo per il servizio richiesto.
Videosorveglianza [modifica]
È un sistema di monitoraggio utile nei casi di rilevazione o segnalazione di situazioni di emergenza, che avviene tipicamente attraverso l'uso di telecamere, collegate alla centrale operativa dell'istituto di vigilanza privata.
Ciò consente in modo pratico e concreto di valutare la sussistenza di eventuali pericoli, in quanto oltre alle normali segnalazioni vengono analizzate le immagini che giungono dall'area interessata dall'allarme.
In caso di ricezione di segnalazione d'allarme, le centrali dell'istituto in contatto radio con la pattuglia intervenuta sul sito in allarme, ha la possibilità di guidare i controlli fornendo indicazioni utili e necessarie ad effettuare l'ispezione in massima sicurezza.
Ove richiesto e previsto dalla legge le registrazioni delle immagini utili a costruire un'adeguata documentazione disponibile sono fornite alle forze di polizia per le indagini del caso.
Gestione aziendale [modifica]
La gestione di un moderno istituto di vigilanza privata è diventata nel tempo sempre più complessa ed articolata.
I programmi gestionali "standard" mal si adattano alle varie particolarità del settore ed è pertanto quasi indispensabile l'utilizzo di un software verticalizzato specifico, che può essere sviluppato internamente all'azienda oppure più spesso prodotto da software house specializzate nel settore.
Nessun commento:
Posta un commento