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giovedì 31 ottobre 2013

FORGETFUL HEART





Cuore smemorato
Hai perso la capacità di ricordare
Ogni piccolo dettaglio
tu non lo ricordi più
I tempi che abbiamo vissuto
Chi meglio di te potrebbe ricordarli

Cuore smemorato
Abbiamo riso e ci siamo divertiti , tu ed io
È durata a lungo
Ora sei soddisfatta di lasciar che i giorni se ne vadano
Quando eri là
Tu eri la risposta alle mie preghiere

Cuore smemorato
Amavamo con tutto l’amore cher la vita può dare
Che posso dire
Senza te è così duro vivere
Non posso avere di più
Perchè non possiamo amare come abbiamo fatto prima

Cuore smemorato
Come un’ombra vagante nel mio cervello
Tutta la notte
Sto sveglio ad ascoltare il suono del dolore
La porta è chiusa per sempre ,
se davvero c’è mai stata una porta
Traduzione di Mr.Tambourine e Michele Murino

BOB DYLAN RITORNA IN ITALIA.

Il prossimo novembre  2013 Bob Dylan, una delle icone più rappresentative del rock di tutti i tempi, torna nel nostro Paese per una serie di concerti attraverso i quali ripercorrerà tutta la sua lunga carriera musicale che nasce dai lontani anni Sessanta, ispirando in questi ultimi cinquant’anni gran parte degli artisti gravitanti nel panorama musicale contemporaneo. Dylan suonerà dal 2 al 4 novembre al Teatro degli Arcimboldi di Milano, il 6 e il 7 novembre all’Atlantico di Roma e l’8 di novembre al Gran Teatro Geox di Padova. Robert Allen Zimmerman alias “Bob Dylan” nasce negli Stati Uniti il 24 maggio del 1941 e sin dall’inizio della sua carriera manifesta il suo talento di artista impegnato scrivendo canzoni di protesta contro tutti gli aspetti convenzionali del sistema. La sua formazione stilistica affonda le radici nella musica blues e country e, dopo una fase iniziale improntata sul rock elettrico, decide di dedicarsi alla musica folk, ritenuta da lui più genuina e intensa. Il neo-cantautore decide di trasferirsi dal nativo Minesota nella città di New York, dove realizza appena ventenne il primo disco intitolato semplicemente “Bob Dylan” e contenente delle cover e due soli testi scritti da Dylan stesso. Il debutto non è dei più incoraggianti, ma già dal secondo disco “The Freewheelin' Bob Dylan” del 1963  l’artista comincia a farsi conoscere con canzoni che diverranno veri e propri simboli generazionali come “Blowin' in the Wind”. L’album raccoglie grandi consensi e attira su di sé molti interessi da parte del pubblico e anche da musicisti come ad esempio i Beatles. Artisti già noti reinterpretano fin da subito i brani di Dylan e una già famosa Joan Baez collabora con lui attivamente rendendolo conosciuto anche nel panorama internazionale. Dylan diviene parte integrante insieme a Joan Baez del movimento per i diritti civili, e la sua contestazione sociale crea a questo artista non pochi problemi. Il suo percorso musicale di protesta prosegue con il disco “The Times They Are a-Changin'”, dove vi sono riferimenti alle ingiustizie sociali come la violenza fisica e il razzismo. In seguito ad “Another Side of Bob Dylan” del 1964 Dylan si stacca dal folk che ha caratterizzato le sue produzioni precedenti e realizza il primo album elettrico intitolato “Bringing It All Back Home” del quale fa parte “Mr. Tambourine Man”, uno dei suoi brani rappresentativi. Nel 1965 esce anche “Like a Rolling Stone”, considerata dalla rivista “Rolling Stone” la numero uno delle cinquecento migliori canzoni di tutti i tempi. Il brano è contenuto nel disco “Highway 61 Revisited” del quale fa parte anche “Desolation Row”, canzone riadattata da Fabrizio De André e ribattezzata  “Via della povertà”. L’anno successivo è la volta di “Blonde on Blonde”, promosso con un tour mondiale dove Dylan si divide tra suono acustico ed elettrico, una separazione così netta che suscita disagio da parte del pubblico, il quale non approva questo nuovo approccio. Nel 1966 arresta la sua attività per qualche mese in seguito ad un incidente motociclistico, la cui dinamica  non è stata mai chiarita e sul quale sono state costruite diverse ipotesi. Alla fine del 1967 realizza “John Wesley Hardin”, primo disco della rinascita in seguito al famoso infortunio e del quale fa parte “All Along the Watchtower”, canzone reinterpretata da Jimi Hendrix. Nel 1969 Dylan pubblica “Nashville Skyline”, improntato su sonorità country, nel quale è contenuto il singolo “Lay Lady Lay” e il 31 agosto dello stesso anno è l’artista principale al festival dell'Isola di Wight. La decade dei settanta inizia per il cantautore con il doppio Lp “Self Portrait” e l’album  “New Morning”, quest’ultimo accolto favorevolmente da pubblico e critica. Nel 1971 è famosa la partecipazione di Dylan al concerto di beneficenza a favore della popolazione del Bangladesh organizzato da George Harrison al Madison Square Garden. Il 1972 Dylan realizza la colonna sonora del film “Pat Garrett & Billy the Kid” partecipandovi anche come attore nell’interpretazione del personaggio di “Alias”, un membro della banda di Billy The Kid. La pellicola non ottiene un grande successo, al contrario della canzone “Knockin' on Heaven's Door”, contenuta nella colonna sonora. Nel 1974 esce “Planet Waves”, un disco che arriva al primo posto nelle classifiche e al quale fa seguito il tour che sancisce il ritorno del cantautore sul palcoscenico. Dal tour viene registrato il doppio album live  “Before The Flood”. Nel 1975 Dylan realizza “Blood On The Tracks”, ritenuto il lavoro migliore del cantautore relativo alla decade settanta e al quale segue “Desire” del 1976, dove è contenuto “Hurricane”, brano dedicato al pugile di colore Rubin "Hurricane" Carter, condannato ingiustamente all'ergastolo per omicidio. Nel 1978 il cantautore pubblica “Street Legal” e, in seguito ad un suo avvicinamento al cristianesimo, realizza due dischi improntati proprio su questo nuovo aspetto: “Slow Train Coming” del 1979 e  “Saved” del 1980. La produzione discografica negli anni Ottanta subisce fasi alterne per le produzioni discografiche di Dylan, il quale partecipa a varie iniziative benefiche come la partecipazione per la canzone “We Are the World” del supergruppo “Usa for Africa”, al fine di raccogliere fondi sulla carestia in Etiopia e il concerto del  Live Aid nel luglio 1985, tenutosi al JFK Stadium. Nel 1988 Dylan forma un progetto musicale insieme a Roy Orbison, Jeff Lynne, Tom Petty e George Harrison  intitolato “Traveling Wilburys”, dal quale prende anche il nome l’album e con questa formazione realizza un secondo album nel 1990 intitolato  “Traveling Wilburys Vol. 3”. Anche negli anni Novanta Dylan continua a pubblicare materiale e agli inizi del nuovo millennio compone “Things have changed”, brano incluso nella colonna sonora del film “Wonder boys” e vincitore dell’Oscar per la migliore canzone originale. Dylan sembra inarrestabile e  la sua voglia di creare materiale inedito e suonare dal vivo   lo porta fino al 2013 e al suo nuovo album intitolato “Tempest”, giudicato dalla critica uno dei suoi migliori lavori degli ultimi anni. I fan italiani avranno ancora poco da attendere per un uomo che già dagli esordi è diventato una leggenda e continua a far sognare e ad essere ammirato da diverse generazioni.   
FONTE INTERNET.  - See more at: http://rinascita.eu/index.php?action=news&id=22589#sthash.dQCDLlt9.dpuf

BOB DYLAN è IN OLANDA PER DUE SERATE AD AMSTERDAM.

Amsterdam, The Netherlands - Heineken Music Hall - October 30, 2013


1. Things Have Changed (Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano)
5. Pay In Blood (Bob center stage)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Duquesne Whistle (Bob on grand piano)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Early Roman Kings (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then center stage with harp)

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mercoledì 30 ottobre 2013

BOB DYLAN IN NEW YORK 19.10 1988




UNO DEGLI ULTIMI CONCERTI DEL 1988,L'ANNO DELL'INIZIO DEL NEVER ENDING TOUR
LA QUALITA' AUDIO è MOLTO BUONA COME L'INTENSITA' DELLA PERFORMANCE DI DYLAN,LA BAND è UNA DELLE MIGLIORI CON :


Bob Dylan - vocal & guitar
G. E. Smith - guitars
Kenny Aaronson - bass
Christopher Parker - drums


Bob Dylan
1988-10-19
Radio City Music Hall
New York, NY
Soundboard Recording
320 kbps
Artwork Included

CD 1:
01. Subterranean Homesick Blues
02. I'll Remember You
03. John Brown
04. Stuck Inside Of Mobile
05. Simple Twist Of Fate
06. Bob Dylan's 115th Dream
07. Highway 61 Revisited
08. Gates Of Eden
09. With God On Our Side

CD 2:
01. One Too Many Mornings
02. Barbara Allen
03. Silvio
04. In The Garden
05. Like A Rolling Stone
06. Waggoner's Lad (trad.)
07. Lonesome Death Of Hattie Carroll
08. Knockin' On Heaven's Door
xx. All Along The Watchtower (missing)
09. Maggie's Farm

Bonus Tracks:
1988-09-04
Bristol CT
10. It Ain't Me Babe
11. Masters Of War

Bob Dylan - 1988-10-19 - Radio City, New York, NY (SBD)

The late 1980s found Bob Dylan collaborating with a host of other rock legends. In 1986, he went on tour with Tom Petty and the Heartbreakers as his backing band. Then in 1987, he played 6 concerts with the Grateful Dead. In 1998, he found himself in the studio with Petty, George Harrison, Roy Orbison and Jeff Lynne, working on what was supposed to be a “B side” for a new Harrison song. The song the 5 recorded, Handle With Care, was so good, and the group so enjoyed working together, that the Traveling Wilburys were born. The group recorded an album over 10 days in May, which received rave reviews. Rolling Stone gave it 4 stars while Robert Christgau gave it an A- grade. The disc rose to #3 on the Billboard charts and sold over 2 million copies in 6 months. Bob Dylan was on stage at Radio City Music Hall the when the disc was released on October 18, 1988, a quarter century ago today. Some say that the excitement of the Traveling Wilburys’ release inspired Dylan that night, resulting in one of his best concerts of the year. Download this soundboard recording to see for yourself why Bob’s Boots included it on their must have list.















martedì 29 ottobre 2013

BOB DYLAN,RETURN TO ME.




Aspettando il ritorno di Bob dylan in Italia,rivedo molto volentieri questa versione di Return To Me eseguita a Firenze nel 2011.Mi auguro che Dylan ci regali qualche altra perla nei suoi spettacoli italiani.



RITORNA DA ME
di C. Lombardo, D. Di Minno
Ritorna da me
Oh, mia cara sono così solo
ritorna subito, ritorna subito, oh mio amore,
ritorna subito, sono tuo
Ritorna da me,
perchè il mio cuore desidera te soltanto.
corri a casa, corri a casa,
corri a casa dal mio cuore
Mia adorata,
se ti ho ferito mi dispiace
Perdonami
e dimmi, ti prego, che sei mia
Ritorna da me
ti prego ritorna bella mia,
torna subito, torna subito, torna a casa
alle mie braccia ed al mio cuore
Ritorna da me
Cara mia ti amo
Solo tu, solo tu, solo tu, solo tu
Mio cuore...


BOB DYLAN A GINEVRA.


Geneva, Switzerland - Geneva Arena - October 28, 2013

1. Things Have Changed(Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano)
5. Pay In Blood (Bob center stage)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Duquesne Whistle (Bob on grand piano)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Early Roman Kings (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then center stage with harp)

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lunedì 28 ottobre 2013

Pietrasanta.

Tutti aperti gli istituti culturali nel ponte dei Santi | mostre e musei da visitare

28 ottobre 2013 alle ore 11.45
Tutte visitabili le mostre nel complesso di Sant’Agostino e a Palazzo Panichi durante il prossimo ponte dei Santi. In sala delle Grasce, Achille Costi, scultore veronese, classe 1935, da anni legato a Pietrasanta dove realizza le sue opere in marmo, presenta “Riflessi di pietre e bronzi”. L’artista coniuga la sua scintilla artistica ai materiali che sceglie, “costruisce” linee e volumi. Palazzo Panichi ospita l’originale percorso espositivo che nasce da un’idea di Carlo Perfetti, neuroriabilitatore, e del fotografo Giovanni Giannarelli, dal titolo “Mano…Mano morta”. Oltre 30 immagini in cui Giovanni Giannarelli fotografa la mano nel suo essere mente. La mano che sente, pensa, vede, prova, conosce il mondo che la circonda. Sabato, domenica e festivi, la mostra sarà visitabile dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 16 alle 19.30.
In piazza del Duomo e nella chiesa di Sant’Agostino prosegue la personale di Gustavo Vélez. Ogni sua scultura è un’intensa manifestazione di libertà. Il giovane artista colombiano presenta, sino all’8 dicembre, opere, tutte realizzate dal 2010 al 2013, in marmo, bronzo o acciao. Ben 32 creazioni di per un labirinto di simboli che guardano al cielo, all’infinito.
Nelle sale del chiostro continua a suscitare grande curiosità il percorso espositivo “Tesori d’Archivio. Manoscritti e mappe del Capitanato”. Una selezione di materiali cartografici, manoscritti e documenti originali provenienti dall’Archivio Storico Comunale di Pietrasanta.Tra questi, una copia del 1683 del Lodo di Papa Leone X e una bolla dello stesso pontefice, del 1514, per la costruzione del monastero delle monache di Santa Chiara a Pietrasanta.
Resterà visitabile anche il Museo dei Bozzetti con la sua immensacollezione di arte contemporanea internazionale; Casa Carducci osserverà il consueto orario di apertura, ovvero sabato e domenica ore 15-18. Sabato, infine, sarà aperta la biblioteca comunale “G. Carducci” nell’orario 14-19.

Si ricorda che l’ingresso a tutti gli eventi espositivi, al Museo dei Bozzetti e a Casa Carducci è gratuito.

interno chiesa di S. Agostino, mostra di Gustavo Vélez
interno chiesa di S. Agostino, mostra di Gustavo Vélez

LIVE IN BERLINO.




Iniziamo la settimana ascoltando la registrazione di buona qualita' del concerto di sabato sera a Berlino.La scaletta delle canzoni ormai rimane pressochè invariata rispetto agli shows precedenti,ma comunque le canzoni dell'ultimo disco "Tempest" dal vivo rendono molto bene.



http://www.mediafire.com/?y6zqivhb60ruh6r
http://www.mediafire.com/?vano8bawlc2uxob

Bob Dylan
Tempodrom, Berlin, Germany
October 26, 2013

Bob Dylan - voc, piano, harp
Tony Garnier - bass
George Recile - drums
Stu Kimball - rhythm guitar
Charlie Sexton - lead guitar
Donnie Herron - violin, banjo, electric mandolin, pedal steel, lap steel


Lineage: Schoeps CCM 4(smp) > Tascam DR-100 @ 24-48 > PC (Sound Forge; TLH (sbeok; flac(8)))
taped, edited & transferred by hhtfp
seeded by helm


Set 1 (CD 1) [49:12]
01. Things Have Changed [6:14]
02. She Belongs To Me [4:45]
03. Beyond Here Lies Nothin' [3:58]
04. What Good Am I? [5:36]
05. Pay In Blood [5:05]
06. Waiting For You [4:55]
07. Duquesne Whistle [6:34]
08. Tangled Up In Blue [6:14]
09. Love Sick [5:46]

(intermission)

Set 2 (CD 2) [58:30]
10. audience [0:21]
11. High Water (For Charley Patton) [5:49]
12. Simple Twist Of Fate [5:48]
13. Early Roman Kings [6:46]
14. Forgetful Heart [4:44]
15. Spirit On The Water [6:38]
16. Scarlet Town [5:41]
17. Soon After Midnight [4:19]
18. Long And Wasted Years [6:55]
encore:
19. All Along The Watchtower [4:59]
20. Blowin' In The Wind [6:24]
tt: 1:47:42 h


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Enjoy!


domenica 27 ottobre 2013

Bob Dylan: Düsseldorf, Germany, October 22, 2013 .Things Have Changed


Lou Reed: è morto il poeta dei Velvet Underground

di   - 27/10/2013 - Il poeta dei Velvet Underground ci lascia dopo averci regalato tanti capolavori. Un omaggio

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Lou Reed è morto. Lo annuncia la rivista Rolling Stone. Il poeta dei Velvet Underground era nato a Brooklyn il 2 marzo 1942. La rivista scrive che la causa della morte non è stata comunicata, ma a maggio aveva subito un trapianto di fegato. Ci lascia così uno dei più grandi artisti di questi anni. Poeta, musicista e cantautore, con una carriera alle spalle capitanando i Velvet Underground prima, e una ancor più splendida carriera da solista poi. «Walk on the wild side» è la sua canzone più popolare, non certo la più bella.
lou reed morto rolling stone 2

LOU REED E’ MORTO
 – Lou Reed era il soprannome di Lewis Allan Reed, nato nel 1942 da una famiglia ebraica e benestante a New York. Narrano le cronache intorno a lui che abbia subito un elettroshock per “curare” la sua presunta bisessualità all’età di 14 anni. Dopo un inizio da musicista e autore, crea nel 1966 i Velvet Underground insieme al polistrumentista John Cale, a Sterling Morrison e alla batterista Mo’ Tucker. Il gruppo entra a far parte della factory di Andy Warhol, promotore e finanziatore del primo album, famoso per la sua copertina che ritrae una fallica banana disegnata dallo stesso Warhol e che nella prima edizione del disco poteva essere sbucciata.
lou reed morto velvet underground
Il disco è un capolavoro di rara bellezza, in cui brillano composizioni come Sunday Morning, Femme Fatale, Waiting for the Man. Ma a colpire è la terribile Heroin, in cui Lou racconta della sua dipendenza dalla droga. Il disco è uno spettacolo spettrale grazie alla voce della cantante Nico, che canta in alcuni brani e dona al gruppo una verve in più. I Velvet Underground diventa il gruppo più in della scena artistica e musicale di New York.
Il successivo LP, White Light/White Heat, contiene il capolavoro della title-track, una lunga suite come Sister Ray e segna l’addio dello sperimentalista John Cale al gruppo, che inciderà altri album di discreto successo, compreso l’ultimo Loaded che ci permette di ascoltare Sweet Jane e Rock’n'Roll, che con il tempo diventeranno suoi classici.


LOU REED, I VELVET UNDERGROUND E LA CARRIERA DA SOLISTA 
- Il primo prodotto dell’era da solista del poeta newyorkese è l’album intitolato semplicemente “Lou Reed”, che però non è annoverato tra i suoi capolavori. Subito dopo, con l’aiuto e la produzione di un altro astro nascente come David Bowie, arriva il capolavor Transformer. L’intero album contiene molti dei suoi capolavori: dall’iniziale Vicious, si dice dedicata allo stesso Bowie, a Perfect Day, continuando con Satellite of Love e Walk on The wild side, omaggio alle transessuali che battevano nelle vie che frequentava e rimasto famoso per il coro del du du du.
Il passo successivo è il capolavoro “Berlin”, una rock opera nella quale si racconta la storia di Carolyn e Jim sullo sfondo di una Berlino spettrale. Prodotto da Bob Ezrin, l’album, destinato a un fiasco commerciale, rimane uno delle pietre miliari dell’autore, che trarrà da esso tanti classici tra cui la fantastica Sad Song, che chiude l’album.
Subito dopo è la volta di due dischi live consecutivi, “Lou Reed Live” e “Rock’n'Roll Animal”, che servono alla casa discografica per rientrare delle spese di Berlin e all’autore per far conoscere bellissime versioni rock (con una band che comprende due chitarristi e un tastierista) delle sue prime canzoni, oltre che a farci ascoltare un animale da palcoscenico di grande valore.